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Grazie! Diciamo che era un appello all'onestà intellettuale, non voleva essere una critica ai clienti

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Sì, sì, però l'onestà intellettuale dei ristoratori verrebbe sollecitata da una cultura gastronomica degna di questo nome più diffusa tra i clienti e magari ci sarebbero meno tentativi di imitazioni o di spacciare per proprie idee di altri ^___^

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Posso dire? La tua migliore uscita su Materia Prima. Sei stata un faro su un argomento che è un mare magnum, su cui si hanno sensazioni ma su cui mancava uno scritto così ben fatto.

Mi fa sorridere il fatto che il kitsch ancora oggi molti lo associano agli anni ‘80, decade degli eccessi perché di soldi ce n’erano (e anche tanto), mentre ora il kitsch esplode nel suo senso più negativo e nichilista, il trash, in un momento in cui i soldi vengono a mancare. Viviamo in un baraccone.

Grazie Margo.

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Grazie mille! Battere i propri stessi record da soddisfazioni! viviamo in un baraccone, che a volte essendo minimale sembra quasi chic. Ahahaha. :-)

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Feb 23Liked by Margo Schachter

E mo' come si fa ad aspettare fino alla prossima NL

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Ci lavoro velocemente... prometto.

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Che bell'articolo. L'educazione gastronomica – di cui la consapevolezza delle fonti e della storia sono una parte fondamentale – essendo un sapere che si apprende solo con l'esperienza, o con il denaro, sfuggirà sempre alla maggioranza per forza di cose (anch'io ne faccio parte ma approfondimenti come il tuo sono molto utili)

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