Episodio 11 | Di Italian Sounding 100% Made in Italy, pennette alla vodka e tradizione
La contraffazione di prodotto tipico fatta dagli italiani, quanto all'estero rivanghino le stesse cose (la tradizione) e di come gli ex-italiani ora spaccino Alfredo sauce.
Il Made in Italy ci sta a cuore. Abbiamo un ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si è parlato di liceo del Made in Italy, siamo in attesa di una legge per la lotta all’Italian sounding. Il ministro dell'agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida annuncia "Un disciplinare per i veri ristoranti italiani nel mondo”. Ma basta fare due passi per Venezia per toccare con mano quanto i primi contraffattori siamo noi. Ristoranti con spaghetti bolognese e pizza Hawaii, pasticcerie con cannoli veneziani (wtf?!) e bancarelle che vendono paste fluo e oli in bottiglie a forma di stivale (con il tacco). Non è roba “cinese”, la facciamo noi, e mi sono presa la briga di cercare chi la fa, e come la comunica. Bella sorpresa, esattamente come comunichiamo tutto il resto del Made in Italy: con parole che alludono alla tradizione.
“I prodotti di Nonno Mario sono sinonimo di genuinità e tradizione, il modo ideale per ritrovare il sapore di una volta, il tutto prodotto secondo le antiche e tradizionali ricette della nostra Terra. La sede di Nonno Mario è a Castagnito, alle porta di Alba, capitale delle Langhe, complesso collinare noto per i prodotti che lo caratterizzano, per le tradizioni, per i suoi dialetti, i suoi colori, le ampie e profonde vallate, i suoi ancora incontaminati silenzi, la sua natura”. La sviolinata prosegue con una citazione di Beppe Fenoglio. Fanno anche altro, prodotti dignitosi, ma poi pure loro indulgono nell’Italian sounding Made in Italy. Se fossi direttore di qualcosa, manderei qualcuno ad intervistare il Nonno (deve avere le sue ragioni e sarebbe interessante sentirle). Dubito che qualche giornale visto il clima le pubblicherebbe.
“La pasta Artigiani Pastai Umbri è prodotta con grani selezionati 100% italiani, trafilata al bronzo ed essiccata a bassa temperatura. L’Antico Pastificio Umbro da quasi trent’anni produce la sua pasta secondo l’antica tradizione dei pastai umbri”. Avrei voluto incontrarli i pastai umbri degli anni Novanta a parte la linea “normale”, nel processo di crescita aziendale hanno attivato una linea produttiva che produce questi:
“La linea di condimenti Bottiglia Italia garantisce il gusto genuino delle spezie nostrane in un design inconfondibilmente italiano. Sono ideali per aggiungere ad ogni piatto un deciso gusto italiano ed esaltarne la tipicità”. Qui mi incuriosisce come il design cringe di una bottiglia possa dare un sapore diverso ai piatti, misteri del design.
Forse al posto che bandire i kebab dai centri storici e preoccuparci di cosa si cucina e si produce all’estero, dovremmo cominciare a governare sul finto cibo italiano fatto in Italia? Sarebbe più comodo, e pensa te, avremmo anche giurisdizione in materia.
Italian sounding made altrove
Che tu produca vero prodotto tipico, porcherie inventate o faccia cibo “italiano” all’estero, il bello è che tutti scrivono le stesse cose, stesso storytelling. Fra il parmesan australiano e le farfalle tricolori fatte in Umbria non saprei dire chi fa peggio all’immagine dell’Italia nel mondo.
“Perfect Italiano produce formaggi di qualità dagli anni '30. Nel 1922 arrivò in Australia l'immigrato italiano Natale. Con il forte desiderio di continuare le ricche tradizioni di produzione di formaggio della sua famiglia, Natale ha lanciato la Perfect Cheese Company otto anni dopo. Natale era orgoglioso di produrre autentici formaggi italiani usando i metodi secolari che gli erano stati insegnati a casa nel Sud Italia”. Natale almeno aveva nostalgia di casa, noi che scusa abbiamo?
Italian sounding di ex-Italians
Mi sono fatta un giro anche per vedere cha cosa vendono i marchi italiani nel mondo, e non c’è da tirare un sospiro di sollievo. Ferrero e Barilla sono ancora italiani, ma per il resto ci siamo venduti un po’ tutto, e quindi è anche difficile accusare Nestlè o Unilever di non rispettare l’autenticità della italica tradizione nostrana. Buitoni sbandiera il tricolore ma produce e vende in Canton Ticino e Spagna pizza Hawaii surgelata con il vero sapore italico. Olio Bertolli, “dal 1865 porta il gusto della semplicità sulle tavole delle famiglie, da Lucca in tutta Italia e in tutto il mondo”, anche con un pratico vaso di Alfredo Sauce (prodotta sulla East Coast).
Il ministero per il Made in Japan esiste?
Mi chiedo anche che cosa direbbero i giapponesi della Star e dei suoi Saikebon: “Yakisoba è un delizioso e ricco piatto con tutto il sapore della cucina giapponese composto da noodles, carne e verdure, da arricchire con una salsa di soia gourmet”. Probabilmente uno chef a Osaka sta facendo harakiri, o magari sta telefonando al ministro del Made in Japan che si preoccupa della lotta al “Japanese sounding” e a breve lanceranno una crociata contro di noi. Avrebbero ragione, che differenza c’è?
Penne alla vodka Made in USA
La pasta alla vodka mi ha sempre affascinato, come tutto quelle ricette assolutamente contemporanee e di cui comunque l’ideazione aleggia già nella leggenda. Ne avevo scritto qui, anni fa, e ora leggo che la pasta alla vodka è tornata di moda pure negli States. Praticamente è tutto merito di Gigi Hadid che durante il lockdown si è messa a cucinare pasta alla vodka (con panna, pomodoro e vodka), rendendola virale. Si ipotizza che l’abbia assaggiata da Carbone, famoso ristorante di Dallas, ma oramai la cosa è diventata virale persino su Tok Tok. E ora anche in altri ristoranti in giro per il Paese. Fra trent’anni sarà la nuova Alfredo? Quasi quasi chiamo la Bertolli e propongo un sugo pronto.
La cucina originale degli italo-americani
La cucina italo-americana non è una brutta copia della nostra insuperabile tradizione. È una tradizione parallela, creata dagli emigranti, che una volta arrivati negli States nel secolo scorso hanno dovuto adattarsi a quello che trovano in loco, a quel poco che potevano importare ma soprattutto alle nuove disponibilità che la terra lastricata d’oro offriva loro: carne. Me lo aveva raccontato Lidia Bastianich per un articolo: gli spaghetti meatballs non sono un’aberrazione, ma il sogno erotico di qualunque italiano dell’epoca. Solo che in Italia c’era la fame, in America si stava meglio, e così gli emigranti trasformarono piccole polpettine di molto pane e poca carne, in grandi polpette e piatti stracolmi di cibo. Praticamente oltreoceano per un periodo si è mangiata la cucina della festa (riadattata) che qui ancora era destinata alle grandi occasioni.
Panettoni peruviani che fanno bene ai milanesi
Oltre all’italian sounding fraudolento esiste un mondo di produttori (i più grandi al mondo) che grazie al proprio panettone, rendono famosa l’Italia. Se si guardano le statistiche, l’Italia mantiene infatti giusto il primato di averlo solo inventato, il panettone. Però lo vuole difendere dalle imitazioni: lo sono davvero? No. Ne avevo scritto qui.
Italian restaurant
Come eravamo: 1994. Sulla Rai andava in onda una sitcom in otto episodi in cui il cuoco del ristorante italiano di Proietti è cinese. Avangarde.
OFF Topic: Scrivere meglio
Julian Shapiro fa guide e dispensa consigli come ogni guru di questo millennio, fra tecnologia e imprenditoria. Ha fatto una guida How to write better e gli rubo uno dei consigli.
Don't fear making great, in-depth content. But, ensure your first minute is incredible.
Ho riscritto il primo minuto di questa newsletter una seconda volta non appena sono arriva a digitare questa frase.
https://youtu.be/TVdXbppNn0M
Uonderful…Tenchiùverimacccc!